Bicipertutti by Paolo769 Seguici su Facebook
DA GRAZIANO A ... CAPITAN DIABOLIK Correva l'anno 1976, quando un giovane di 24 anni e ben 90 kg di    peso, si faceva coraggio e provava a salire in bicicletta con il solo scopo di rimettersi in forma. Ne è passata di acqua sotto il ponte degli Alpini di Bassano da allora!!! Graziano Ferronato, nato il 27.10 1952 a Bassano del Grappa ed ivi residente.. Uomo tutto d'un pezzo, con la testa caparbia e dura più del granito! Uno di quelli che, quando si pone un obiettivo, difficilmente non lo raggiunge! Il primo approccio con le due ruote a pedali è stato un vero e proprio ko tecnico. Non riusciva a tenere le ruote e quasi sempre arrivava a casa sfinito e staccato anni luce anche dai meno preparati, basti pensare che doveva mettere piede a terra più volte prima di scollinare anche sulle salite più modeste.  Ma come già detto, la testa arriva dove non possono le gambe e, pedalata dopo pedalata, chilometro dopo chilometro, anno dopo anno, quel paffuto e improbabile ciclista da strapazzo, cominciava a prendere le sembianze di un normale ciclista della domenica. Gambe e cuore cominciavano a rispondere bene ai comandi di una testa da campione e, esterrefatti ed increduli, quei ciclisti del gruppo, abituati a primeggiare, dovevano cominciare a fare i conti con quel "brutto anatroccolo" ora diventato" cigno"! Le prime soddisfazioni ufficiali arrivano dalle "ruote grasse" con ben tre titoli bassanesi e una miriade di vittorie e risultati di prestigio ottenuti in ogni manifestazione alla quale prendeva parte.                                                                    Ecco poi arrivare quello che sarà sancito come un "amore eterno": La bici da corsa! Granfondo, gare udace, competizioni di ogni genere, sempre con Graziano a lottare per il primato. Una medaglia d'oro in terra francese alla GF Louison Bobet che ancora oggi è ammirata dagli appassionati di           ciclismo.  I risultati e le medaglie ottenuti sono un'infinità e mai nelle medie distanze, ma sempre nelle distanze lunghe, dove gli atleti veri sanno dare il massimo, senza mai porre una X nel foglio di arrivo. Per citarne alcune ecco il terzo posto alla Mapei Day con la scalata Bormio/Passo dello Stelvio e più di 1000 partecipanti, maglia di campione provinciale delle Granfondo vicentine con numerosissimi altri piazzamenti di prestigio. Arriviamo quindi ai giorni nostri, dove un oramai appagato Graziano Ferronato, si ritira dalle competizioni ufficiali e si diverte con gli amici nei lunghi giri del fine settimana e nelle uscite pomeridiane. Nonostante non abbia più il numero sulla schiena e non ci siano più medaglie da vincere, la sua vena agonistica non si spegne, anzi, si carica sempre di più quando viene stuzzicato o addirittura sfidato. Ne sanno qualcosa tutti i gruppi che gravitano nella zona del bassanese e dintorni, con fior di corridori che hanno dovuto mestamente alzare bandiera bianca sotto le impressionanti e continue rasoiate del campione bassanese. I suoi risultati e le sue performance hanno avuto un tam tam tale che i suoi inossidabili amici del gruppo Bassano/Nove, hanno creato un forum dove raccontare le sue gesta. Da qui nasce spontaneamente l'idea di attribuirgli un "nome di battaglia" e quale nome migliore se non DIABOLIK!!! Il re del terrore inarrivabile ed imprendibile!!! In molti, dopo aver sentito parlare di questo oramai sessantenne e quindi certi di vincere facile, si sono presentati ai luoghi di ritrovo, convinti di dettare la loro legge, ma come ben si sa dall'omonimo fumetto, la legge che vige è solo ed unicamente quella diabolika e puntualmente le speranze e le velleità di primeggiare di questi atleti, si sono infranti al cospetto di quello che oramai tutti chiamano CAPITAN DIABOLIK!!! Mai ha perso una sfida e mai ne ha rifiutata una! Avvincenti e meravigliose le varie sfide sui colli che portano a Camisino per non parlare poi di quelle più toste ed impegnative salendo verso Enego. Sfide sempre stravinte e sempre dominate, diventando quindi nell'immaginario di chi frequenta quelle strade, il re di Camisino e l'Imperatore di Enego! Il mito nasce ad una cena tra amici. Una sfida impossibile, che mai nessuno avrebbe accettato, nessuno tranne lui!!! Percorrere i 21 km che dividono la vallata del brenta, da Sarson al Cornale, con una media di 41 Km/h. Nessun avversario, nessuno da staccare, solo Capitan Diabolik ed il cronometro. Molti sono gli scettici, ma lui si disinteressa di tutto e di tutti, si chiude nella più alta concentrazione e si presenta al via della cronometro, tirato a lucido tanto da essere scambiato per un professionista. L'organizzazione è impeccabile, nulla viene lasciato al caso, tutto è pronto: 3...2...1...via...!!! Un missile terra aria si lancia in Valsugana, una folla quasi da stadio segue le sue gesta sul durissimo e ondulato percorso della gara. Saliscendi a non finire, curve e contro curve, il brenta che scorre alla sua destra e lo guarda attonito, la vallata che trema al suo passaggio (quel giorno c'è stata una scossa di terremoto...), davanti a lui solo la rossa di Maranello a fare da apripista....il tic tac scorre veloce ma Diabolik vola come il vento fermando le lancette in 28 minuti e 50 secondi!!! Media record di 43,70 Km/h. Tutto viene documentato, tutto è ufficiale e sicuro!!! Quel giorno passerà alla storia come passano alla storia le imprese di altri tempi!!!   Qui il video su Youtube. I festeggiamenti sono l'apice di un risultato che ha dell'incredibile e tutti i suoi amici e tifosi sono presenti per omaggiare quell'ex giovane di 90 kg sul quale nessuno avrebbe mai scommesso un centesimo, ora diventato un asso del pedale e da tutti conosciuto come CAPITAN DIABOLIK!!! A tre anni di distanza e oramai appagatissimo da quanto ottenuto ecco riscattare quella molla che fa di un buon atleta un Campione. Una battuta, una provocazione di un amico su un social network ed una pazza idea....."perché non tenti il record dell'ora???" Il Capitano sorride e non ci pensa. Mai salito su una bici da pista, mai messo piede in un velodromo.....questo matrimonio non s'ha da fare, né ora, né mai.... Tutto sembra morire con la stessa battuta con cui è nato, ma nella testa del grande Diabolik già albergava un timido si!!! Fa tutto da solo, nessun preparatore, nessun guru o utilizzo di staff specializzati, si prepara in solitudine come già fatto per il record del Cornale, molti sono gli amici sponsor che credono in lui e lo vogliono aiutare.  Si presenta per la prima volta allo Stadio Velodromo "Mercante" di Bassano del Grappa con la convinzione di tentare il record ai piedi del Monte Sacro alla Patria, nella sua città, davanti ai suoi tifosi, nel catino dove nel 1985 si sono svolti i Campionati del Mondo su Pista. Prova e riprova, ma il manto dell'oramai vetusto e quasi abbandonato velodromo non permette quasi gli allenamenti ed ecco quindi la malinconica e triste decisione di dover abbandonare la terra natia per il più moderno e attrezzato velodromo di Montichiari (BS). L'attuale record italiano di categoria appartiene a un atleta Piemontese che ha percorso 40,929 km, mentre il record mondiale appartiene all'atleta  Statunitense Kenny Fuller che ha percorso ben 44,228 km in un'ora. Record ottenuto nel velodromo di Manchester, definito uno dei più veloci al mondo. In quella stessa pista un altro illustre Bassanese, Cristiano Citton, ha ottenuto la maglia iridata e il record del Mondo del quartetto inseguimento a squadre! Speriamo sia di buon auspicio.