Due pesi e due misure!!!
Inviato: domenica 31 luglio 2011, 21:38
Guardate un po' due casi di doping identici come vengono trattati in modo differente
Un vero SCHIFO
Il brasiliano Cesar Cielo vince la medaglia d'oro nei 50 metri farfalla ai Campionati mondiali di Shanghai con il tempo di 23''10. Cielo, però, era stato trovato positivo a un diuretico, sostanza che gli sportivi in genere assumono come coprente o come diluente di sostanza dopanti a tutti gli effetti: la sua federazione l’aveva semplicemente rimproverato, il Tas l’aveva ammonito, la Federazione internazionale di nuoto aveva chiesto tre mesi di stop.
E se fosse stato un ciclista? Proprio in questi giorni, il russo Alexandre Kolobnev è risultato positivo alla stessa sostanza, mentre era in gara al Tour de France: è stato immediatamente escluso dalla gara, sospeso dalla sua squadra e ora rischia quattro anni di squalifica.
Tra Cielo e Kolobnev, la differenza non sta in quattro anni, ma in un abisso: il primo si commuove e viene osannato, il secondo invece viene spedito immediatamente nel “girone” dei farabutti. Perché il ciclismo è lo sport che non capisce che bisogna cambiare, si dice. Nel nuoto, invece, dove da anni si stabiliscono record su record con una frequenza impressionante, va tutto bene. Cio e Coni, a quanto sembra, sono felici così. (L.F.)
Un vero SCHIFO
Il brasiliano Cesar Cielo vince la medaglia d'oro nei 50 metri farfalla ai Campionati mondiali di Shanghai con il tempo di 23''10. Cielo, però, era stato trovato positivo a un diuretico, sostanza che gli sportivi in genere assumono come coprente o come diluente di sostanza dopanti a tutti gli effetti: la sua federazione l’aveva semplicemente rimproverato, il Tas l’aveva ammonito, la Federazione internazionale di nuoto aveva chiesto tre mesi di stop.
E se fosse stato un ciclista? Proprio in questi giorni, il russo Alexandre Kolobnev è risultato positivo alla stessa sostanza, mentre era in gara al Tour de France: è stato immediatamente escluso dalla gara, sospeso dalla sua squadra e ora rischia quattro anni di squalifica.
Tra Cielo e Kolobnev, la differenza non sta in quattro anni, ma in un abisso: il primo si commuove e viene osannato, il secondo invece viene spedito immediatamente nel “girone” dei farabutti. Perché il ciclismo è lo sport che non capisce che bisogna cambiare, si dice. Nel nuoto, invece, dove da anni si stabiliscono record su record con una frequenza impressionante, va tutto bene. Cio e Coni, a quanto sembra, sono felici così. (L.F.)