MONTE GRAPPA CHALLENGE 2014
Inviato: domenica 6 ottobre 2013, 20:51
SI RITORNA A SALIRE!!!!
IL 19 LUGLIO 2014 TORNA LA MONTE GRAPPA CHALLENGE!!!
No Fear!!!
Il Monte Grappa è una montagna delle Alpi alta 1775 m s.l.m. Fa parte delle Prealpi venete e segna il confine tra
le province di Vicenza, Treviso e Belluno. L'origine del nome non è ben definita, si sa che si chiamava Alpe Madre.
Il massiccio del Grappa si è formato per una piega di faglia che ha innalzato strati di calcare dolomitizzato,
biancone e Scaglia Rossa
Il Meteo
Il monte Grappa si erge a ridosso della pianura veneta. Il suo clima è
spesso influenzato da condizioni meteo estremamente variabili. Le
precipitazioni sono abbondanti durante tutto l'anno, specialmente
nel periodo autunnale, invernale e primaverile.
In Bicicletta
Il Monte Grappa è considerato una delle salite più belle d'Italia; la
sua lunghezza ed il dislivello ne fanno una salita impegnativa, da
qualsiasi versante si affronti. Quello "classico" corrisponde alla
"strada Cadorna", fatta costruire in epoca bellica dall'omonimo
generale per raggiungere la sommità del massiccio. L'ascesa parte
dal centro di Romano d'Ezzelino e raggiunge la vetta in quasi 27
chilometri. Le parti più dure sono quella iniziale (circa 8 km) e la
finale, mentre il tratto intermedio presenta anche 3 chilometri di
falsopiano. Sono possibili anche altre ascese dai vari versanti del
Grappa, da tutte e tre le province che condividono il massiccio. Dal
bellunese si può salire da Caupo o dalla Valle di Seren. Spostandosi
verso il lato orientale del massiccio si incontrano la salita di
Semonzo e tutta una serie di prese che portano in Grappa attraverso
la molto panoramica strada delle Malghe: si può salire da San
Liberale (Vedetta-Archeson), da Possagno (via degli Alpini,
estremamente dura), oppure dal Monte Tomba, arrivandoci da
Cavaso del Tomba, da Pederobba (Monfenera) o da Alano di Piave.
Numerose sono anche le possibilità per il ciclismo fuoristrada su
mountainbike con percorsi di varia difficoltà, dislivello e lunghezza,
su strade militari, ora forestali, e mulattiere.
Il Monte Grappa è stato negli anni settanta e ottanta più volte
inserito nel percorso del Giro d'Italia, con alcuni arrivi di tappa. Nel
2010 il Giro è passato nuovamente per il Grappa, senza raggiungere
la cima, nella 14ª tappa da Ferrara ad Asolo. Tutti gli anni, nel mese
di luglio si disputa la classica corsa per dilettanti Bassano-Monte
Grappa. Tra i vincitori, Gino Bartali (1934), Gilberto Simoni e
Damiano Cunego (2000).
Cenni Storici
Teatro di scontri decisivi nel corso della Prima guerra mondiale e
alcuni avvenimenti della Seconda guerra mondiale, è conosciuto a
molti per il Sacrario Militare del Monte Grappa che contiene resti di
militari italiani e austroungarici assieme ad un museo della Grande
Guerra. Famoso è anche il Sacello della Madonna Ausiliatrice
inaugurato il 4 agosto 1901 dal cardinale Giuseppe Sarto (poi papa Pio
X)
Nella prima guerra mondiale, dopo la sconfitta italiana di Caporetto, la cima diventò il perno della difesa italiana,
tanto che gli austriaci tentarono inutilmente e più volte di conquistarlo, per poi avere accesso alla pianura
Veneta. Costruendo caverne nella roccia e postazioni fisse di artiglieria, dalla cima gli italiani dominavano e
tenevano sotto controllo il fronte sino al Montello, lungo una linea che parte dal monte Valderoa e va fino a colle
Caprile.
Nel corso della Seconda Guerra mondiale il Grappa fu rifugio delle formazioni partigiane. Proprio sul Grappa
venne effettuata una sanguinosa retata dei nazisti e dei fascisti fedeli alla Repubblica di Salò. I combattenti che
non vennero uccisi sul posto, vennero impiccati pubblicamente nella vicina Bassano del Grappa. I nazifascisti
impiegarono nell'operazione da 15.000 a 20.000 uomini, per scovare e affrontare i 1.500 partigiani celati nei
borghi e nelle pendici della montagna. A pochi metri dall'Ossario, nei pressi di una caverna nella quale alcuni
partigiani vennero arsi vivi dai nazifascisti, sorge dal 1974 una statua in bronzo "al Partigiano". Il monumento è
stato realizzato dallo scultore Augusto Murer. Nei pressi dell'ossario, si trova una vecchia caserma NATO, che
ospitava un centro per la sorveglianza delle telecomunicazioni. Oggi lo stabile versa in pessime condizioni.
Curiosità
Guardando il Grappa, nel versante Sud-Ovest nella parte di montagna tra Crespano del Grappa e località Madonna del Covolo, si può notare che ci sono delle
file di alberi disposti in modo da formare due lettere W e M (coordinate +45° 51' 12.22", +11° 49' 27.29"). Furono piantati nel primo dopoguerra dai cittadini
Crespanesi in onore della Madonna, e di un suo miracolo che le testimonianze vogliono collocare proprio nel luogo, allora completamente privo di vegetazione,
che poi sarà a lei dedicato. Durante l'epoca fascista e la seconda guerra mondiale, i seguaci di Mussolini tentarono di convertirne il significato in Viva Mussolini.
Tratto da Wikipedia
IL 19 LUGLIO 2014 TORNA LA MONTE GRAPPA CHALLENGE!!!
No Fear!!!
Il Monte Grappa è una montagna delle Alpi alta 1775 m s.l.m. Fa parte delle Prealpi venete e segna il confine tra
le province di Vicenza, Treviso e Belluno. L'origine del nome non è ben definita, si sa che si chiamava Alpe Madre.
Il massiccio del Grappa si è formato per una piega di faglia che ha innalzato strati di calcare dolomitizzato,
biancone e Scaglia Rossa
Il Meteo
Il monte Grappa si erge a ridosso della pianura veneta. Il suo clima è
spesso influenzato da condizioni meteo estremamente variabili. Le
precipitazioni sono abbondanti durante tutto l'anno, specialmente
nel periodo autunnale, invernale e primaverile.
In Bicicletta
Il Monte Grappa è considerato una delle salite più belle d'Italia; la
sua lunghezza ed il dislivello ne fanno una salita impegnativa, da
qualsiasi versante si affronti. Quello "classico" corrisponde alla
"strada Cadorna", fatta costruire in epoca bellica dall'omonimo
generale per raggiungere la sommità del massiccio. L'ascesa parte
dal centro di Romano d'Ezzelino e raggiunge la vetta in quasi 27
chilometri. Le parti più dure sono quella iniziale (circa 8 km) e la
finale, mentre il tratto intermedio presenta anche 3 chilometri di
falsopiano. Sono possibili anche altre ascese dai vari versanti del
Grappa, da tutte e tre le province che condividono il massiccio. Dal
bellunese si può salire da Caupo o dalla Valle di Seren. Spostandosi
verso il lato orientale del massiccio si incontrano la salita di
Semonzo e tutta una serie di prese che portano in Grappa attraverso
la molto panoramica strada delle Malghe: si può salire da San
Liberale (Vedetta-Archeson), da Possagno (via degli Alpini,
estremamente dura), oppure dal Monte Tomba, arrivandoci da
Cavaso del Tomba, da Pederobba (Monfenera) o da Alano di Piave.
Numerose sono anche le possibilità per il ciclismo fuoristrada su
mountainbike con percorsi di varia difficoltà, dislivello e lunghezza,
su strade militari, ora forestali, e mulattiere.
Il Monte Grappa è stato negli anni settanta e ottanta più volte
inserito nel percorso del Giro d'Italia, con alcuni arrivi di tappa. Nel
2010 il Giro è passato nuovamente per il Grappa, senza raggiungere
la cima, nella 14ª tappa da Ferrara ad Asolo. Tutti gli anni, nel mese
di luglio si disputa la classica corsa per dilettanti Bassano-Monte
Grappa. Tra i vincitori, Gino Bartali (1934), Gilberto Simoni e
Damiano Cunego (2000).
Cenni Storici
Teatro di scontri decisivi nel corso della Prima guerra mondiale e
alcuni avvenimenti della Seconda guerra mondiale, è conosciuto a
molti per il Sacrario Militare del Monte Grappa che contiene resti di
militari italiani e austroungarici assieme ad un museo della Grande
Guerra. Famoso è anche il Sacello della Madonna Ausiliatrice
inaugurato il 4 agosto 1901 dal cardinale Giuseppe Sarto (poi papa Pio
X)
Nella prima guerra mondiale, dopo la sconfitta italiana di Caporetto, la cima diventò il perno della difesa italiana,
tanto che gli austriaci tentarono inutilmente e più volte di conquistarlo, per poi avere accesso alla pianura
Veneta. Costruendo caverne nella roccia e postazioni fisse di artiglieria, dalla cima gli italiani dominavano e
tenevano sotto controllo il fronte sino al Montello, lungo una linea che parte dal monte Valderoa e va fino a colle
Caprile.
Nel corso della Seconda Guerra mondiale il Grappa fu rifugio delle formazioni partigiane. Proprio sul Grappa
venne effettuata una sanguinosa retata dei nazisti e dei fascisti fedeli alla Repubblica di Salò. I combattenti che
non vennero uccisi sul posto, vennero impiccati pubblicamente nella vicina Bassano del Grappa. I nazifascisti
impiegarono nell'operazione da 15.000 a 20.000 uomini, per scovare e affrontare i 1.500 partigiani celati nei
borghi e nelle pendici della montagna. A pochi metri dall'Ossario, nei pressi di una caverna nella quale alcuni
partigiani vennero arsi vivi dai nazifascisti, sorge dal 1974 una statua in bronzo "al Partigiano". Il monumento è
stato realizzato dallo scultore Augusto Murer. Nei pressi dell'ossario, si trova una vecchia caserma NATO, che
ospitava un centro per la sorveglianza delle telecomunicazioni. Oggi lo stabile versa in pessime condizioni.
Curiosità
Guardando il Grappa, nel versante Sud-Ovest nella parte di montagna tra Crespano del Grappa e località Madonna del Covolo, si può notare che ci sono delle
file di alberi disposti in modo da formare due lettere W e M (coordinate +45° 51' 12.22", +11° 49' 27.29"). Furono piantati nel primo dopoguerra dai cittadini
Crespanesi in onore della Madonna, e di un suo miracolo che le testimonianze vogliono collocare proprio nel luogo, allora completamente privo di vegetazione,
che poi sarà a lei dedicato. Durante l'epoca fascista e la seconda guerra mondiale, i seguaci di Mussolini tentarono di convertirne il significato in Viva Mussolini.
Tratto da Wikipedia